VINI BIANCHI AROMATICI: Prima parte

VINI BIANCHI AROMATICI:

QUANDO IL PROFUMO LA FA DA PADRONE.


PRIMA PARTE



I vini bianchi sono ottenuti nella maggior parte dei casi tramite vinificazione di mosti ottenuti da uve di vitigni a bacca bianca.

In alcuni casi però è anche possibile vinificare in bianco mosti ottenuti a partire da uve a bacca nera, ossia separando le bucce immediatamente dopo la spremitura, impedendo così la cessione di
sostanze coloranti al mosto.

Il caso più famoso è quello del Pinot
nero, che vinificato in bianco dà vita sia a vini fermi che a spumanti, elaborati soprattutto con il metodo classico (blancs de noirs).

A seconda del tipo di vitigno e dello stile di vinificazione, i vini bianchi fermi possono avere caratteristiche diverse.

In questa breve spiegazione ci soffermiamo sui vini aromatici:

I vitigni aromatici sono quelli le cui uve sono dotate di una intensa profumazione già prima della loro fermentazione, profumi che sono poi riscontrabili anche nei vini finiti.

Questi vitigni sono soprattutto bianchi, tra i quali ricordiamo i Moscati, molte (ma non tutte) le Malvasie, il Traminer aromatico e altri.

Il Lacrima, la Vernaccia nera, il Brachetto
sono alcuni esempi di vitigni aromatici a bacca nera.

Dai vitigni aromatici a bacca bianca si possono ottenere anche vini bianchi secchi, molto profumati ma non sempre armonici: questi vini hanno infatti un’ottima persistenza e l’effetto retrolfattivo dei toni aromatici (spesso con sentore muschiato) qualche volta contrasta con la freschezza e sapidità gustativa.

Moltissimi di questi vitigni sono adatti all’appassimento, molti anche alla spumantizzazione, per cui l’impiego principale delle uve aromatiche è senz’altro quello della produzione di vini da dessert, anche se esistono delle importanti eccezioni (come i Riesling e il Traminer aromatico)......

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