Come si produce il Prosecco?
La spumantizzazione avviene con il metodo Martinotti (l’autoclave) e c’è un disciplinare che specifica tutti i passaggi in modo molto dettagliato.
Esiste una commissione di vigilanza che ha il compito di controllare che tutti i passaggi vengano fatti come da disciplinare.
La cantina, una volta pronto il vino base, deve definire le tipologie di Prosecco che intende fare (Brut, Dry, Extra Dry) ed elencare gli “ingredienti” (zucchero e lievito) che intende usare; sia per lo zucchero che per il lievito vanno indicati anche tipologia e quantità; con una settimana di preavviso la cantina deve notificare il tutto alla commissione ed indicare il giorno ed orario precisi in cui si intende procedere con il passaggio del vino in autoclave. Nel giorno concordato, all’ora concordata, un componente della commissione di vigilanza sarà presente in cantina per controllare che effettivamente tutti i passaggi siano fatti come precedentemente dichiarati dalla cantina stessa; una volta verificato il tutto, il rappresentante della commissione da l’ok per procedere con il processo di spumantizzazione.
Se per qualche motivo la cantina deve rimandare l’operazione (lo zucchero è consegnato in ritardo, l’enologo ha un contrattempo…) la commissione va avvisata e fissato un nuovo appuntamento. La cantina non può per nessun motivo procedere alla spumantizzazione senza la presenza dell’organo vigilante.
L’autoclave è una vasca pressurizzata che deve raggiungere la pressione di 6 atmosfere per ottenere la spumantizzazione; una volta raggiunte le 6 atmosfere la temperatura del vino viene abbattuta a zero gradi; cosi facendo si ferma la fermentazione, il lievito non mangia più gli zuccheri e rilascia la morbidezza. La bollicina si affina.
L’imbottigliamento:
Ogni volta che si imbottiglia un’autoclave dichiarata vino bianco atto a diventare Prosecco (DOC o DOCG che sia) la cantina deve notificare la commissione repressione frodi; un componente della commissione va in cantina e preleva 7 campioni dall’autoclave e procede con l’analisi chimica, gustativa, visiva e olfattiva al fine di confermare che il vino in questione è allineato ai canoni definiti per il Prosecco. A questo punto la cantina può procedere con l’imbottigliamento.
Quanto ci vuole per ottenere il Prosecco?
Le cantine che producono prodotto di massa sono molti veloci; la vinificazione del vino base può avvenire in 10/15 giorni; in autoclave ci può stare un mese e mezzo e praticamente in 2 mesi, massimo 2 messi e mezzo, il vino è pronto per il mercato.
C’è chi invece ci impiega 3 mesi ad ottenere il vino base (lasciandolo riposare sulle fecce fini) e poi una volta in autoclave, 3 mesi per raggiungere le 6 atmosfere e altri 3/4/6 mesi di affinamento a zero gradi sui lieviti per rilasciare morbidezza ed affinare la bollicina.
Un errore che facciamo spesso tutti è pensare che il Prosecco sia un vino giovane che va bevuto subito e che se oggi acquistiamo una bottiglia del 2017 stiamo acquistando un vino vecchio…non è sempre vero, è importante informarsi e capire come quel Prosecco è stato fatto; se la cantina lo ha lavorato per oltre un anno, lasciandolo affinare sia in fase di vinificazione che di spumantizzazione, è assolutamente normale che oggi l’annata di acquisto sia 2017 e quel Prosecco si manterrà integro per alcuni anni.
Se invece le tempistiche tra vendemmia e messa sul mercato è di 2 /3 mesi… beh allora si… è il caso di berlo giovane!