IL VINO NEL VENETO

I vitigni del Veneto

 

In Veneto, i vitigni a bacca bianca dominano, con oltre il 70% del totale, sui vitigni a bacca nera. Quasi tutte le zone produttive sono caratterizzate da una notevole biodiversità, con elevata dispersione di varietà minori in termini di superficie. Nei vigneti della regione, sistemi di allevamento più avanzati, su spalliera, si affiancano ai più tradizionali a pergola e a tendone.

Per quanto ampiamente diffusi sul territorio del Veneto, i vitigni internazionali rappresentano meno del 30% della superficie. Il più diffuso è il Merlot, con il 12% della superficie coltivata totale. Segue il Pinot grigio, con il 9% e i due Cabernet, che, assieme, contano per il 7% del totale del patrimonio viticolo. Lo Chardonnay rappresenta il 3%, seguito dal Pinot bianco con l’1,5%. Chiude la lista il Sauvignon, con lo 0,7%, mentre gli altri hanno superfici coltivate trascurabili.

La distribuzione dei vitigni autoctoni riflette quella delle principali zone vinicole del Veneto. Sulle Colline del Garda e in Valpolicella i vitigni più importanti sono la Corvina, Rondinella e Molilnara, da cui si ottengono i vini di Bardolino e della stessa Valpolicella. Incuneata tra il Lago di Garda e le province di Verona e Mantova, la zona del Lugana vede il suo caratteristico vino bianco prodotto con il vitigno Trebbiano di Soave, localmente noto anche come Turbiana, o Trebbiano di Lugana. Tra le province di Verona e Vicenza troviamo i comprensori di Soave e di Gambellara, i cui vini bianchi si producono a partire dalle uve del vitigno Garganega. I Colli Berici, si trovano immediatamente a sud di Vicenza. Qui si producono vini rossi a base dei vitigni internazionali Cabernet Sauvignon, e Merlot, oltre all’autoctono Tocai Rosso, un vitigno che presenta affinità col Cannonau, ma soprattutto con la Grenache, coltivata in Provenza. La zona pedemontana del Vicentino, posta invece a nord della città, oltre che per i rossi, è conosciuta per il vitigno autoctono Vespaiola e per il vino passito che se ne ricava, il famoso Torcolato di Breganze. Nel Padovano, sui Colli Euganei, sono coltivati soprattutto vitigni internazionali a bacca nera, ma soprattutto il Moscato giallo, da cui si produce il Moscato Fior d’Arancio DOCG. Nella zona pianeggiante a sud del capoluogo viene coltivato il vitigno Friularo, un clone locale del Raboso Piave, che a sua volta è caratteristico della provincia di Treviso. Nel Trevigiano, sui Colli di Asolo e di Valdobbiadene, è situata anche la zona vinicola originaria del Prosecco, prodotto con il vitigno oggi chiamato Glera. Il Prosecco viene oggi prodotto in tutto il Veneto, oltre che nel Friuli-Venezia Giulia, in un territorio che rappresenta ormai il più importante importante distretto spumantistico Italiano, che arriva ad abbracciare quasi tutto il Triveneto.

 

 

 

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